Camomilla (vera)

Nome latino

Origine

Originariamente la camomilla era presente in tutta l’Europa e nell’Asia temperata. Successivamente, è stata introdotta su larga scala nelle zone temperate di tutto il mondo.

Parte utilizzata

I capolini

Principi attivi

Sesquiterpeni (α-bisabololo, camazulene): questi componenti hanno soprattutto una funzione antinfiammatoria, proteggono le pareti dello stomaco e hanno inoltre proprietà disinfettanti.
Flavonoidi (apigenina, luteolina): hanno proprietà calmanti e antispasmodiche, sono antiossidanti ed esercitano un’azione antinfiammatoria.
Lattone sesquiterpenico (matricina): è responsabile del gusto amaro, ma ha anche un’azione antinfiammatoria.
Cumarina (umbelliferone): è in grado di assorbire i raggi UV ed è un antibatterico.

Uso

Per migliaia di anni la camomilla è stata utilizzata come pianta medicinale nell’Antico Egitto, in Grecia e a Roma. Trovava applicazione come infuso per curare i più svariati mali dell’apparato digestivo. Veniva anche impiegata in caso di infezioni della bocca, della gola e degli occhi. L’erba essiccata e trasformata in polvere era spalmata sulla pelle per disinfettare e accelerare la cicatrizzazione delle ferite.
I fiori venivano inoltre utilizzati in passato come “profumo per ambiente”. L’aroma fresco e zuccherato diffondeva un gradevole odore nelle stanze, allontanando contemporaneamente gli insetti. Oggi, l’olio essenziale è ancora apprezzato per profumare i prodotti cosmetici e nei profumi.
In passato gli infusi di camomilla erano impiegati per schiarire i capelli biondi.
Un elemento caratteristico dell’olio essenziale è il suo colore blu scuro, che è dovuto dalla presenza di camazulene. Questa sostanza, tuttavia, non è naturalmente presente nella pianta, bensì nella matricina incolore. Grazie al calore liberato durante il processo di estrazione mediante distillazione a vapore, questa sostanza viene trasformata in camazulene blu. Rispetto alla matricina, il camazulene esercita un’azione antinfiammatoria più blanda. Il metodo di estrazione con CO₂ supercritico produce un olio verde scuro, in cui non è avvenuta la trasformazione in camazulene e che pertanto va privilegiato.
I componenti liposolubili della camomilla esercitano principalmente un’azione antinfiammatoria e disinfettante, mentre i componenti idrosolubili hanno piuttosto un effetto calmante, che riduce i crampi, nonché leggermente disinfettante. Le migliori preparazioni con la camomilla sono quindi quelle che associano le due frazioni. Questo tipo di preparazione è noto con il nome di “preparazione totem”.
L’azione della camomilla romana (Chamaemelum nobile) è simile a quella della camomilla vera, ma più blanda, soprattutto per quanto riguarda il potere disinfettante.
Un recente studio ha dimostrato che la camomilla è ricca di antiossidanti e quindi ci protegge dai danni cellulari, rafforzando la nostra resistenza. _1-4 Interviene nel trattamento dei problemi gastrointestinali, come le indigestioni, i lievi spasmi, il meteorismo, la flatulenza e il rigurgito. _5-19 La camomilla contribuisce ad un rilassamento mentale e fisico ottimale, che favorisce non solo un sonno riparatore, ma anche un corretto funzionamento del sistema digestivo. _20-24

Referenze bibliografiche